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C’era una volta il mare.
Mica tanto tempo fa.
C’era ancora quando io ero bambino.
Erogatore, maschera e pinne erano appena stati inventati, e per la prima volta nella storia dell’Umanità abbiamo visto quello che era sempre rimasto nascosto sotto la superficie del mare e abbiamo scoperto un secondo Paradiso, dopo quello terrestre perduto tempo fa.
Ma voi, quando andate al mare, che cosa vedete con la maschera? Quasi niente. Non c’è quasi più niente.
A voi sembrerà normale ma davanti alle nostre spiagge una volta c’erano fondali bellissimi che oggi non si vedono neanche più nei documentari.
Oggi bisogna andare in capo al mondo per avere un’idea di com’era il mare.
Il problema siamo noi: peschiamo e inquiniamo troppo.
Per fortuna, il mare ha una vitalità straordinaria. Se lo lasciamo in pace, il mare ritorna come quando io ero bambino. Questo secondo Paradiso possiamo farlo rinascere. Anzi dobbiamo.
E sapete perché?
Perché non ce n’è un terzo.
Alberto Luca
Un Mare di Storie è il podcast di Alberto Luca Recchi: esploratore, fotografo subacqueo e scrittore. In queste puntate rivive le sue avventure (e disavventure) negli Oceani, raccontando gli incontri ravvicinati più emozionanti della sua vita.
Non siamo mai stati soli. Neppure quando eravamo delle piccolissime cellule disperse nell’oceano primordiale in cui la vita ha avuto inizio. Ma per qualche miliardo di anni i nostri rapporti con l’Altro devono essere stati poca cosa. Le cose si sono fatte più interessanti solo – si fa per dire – 530 milioni di anni fa, quando i mari cominciano a popolarsi di spugne, meduse, crostacei, stelle marine. Cioè di animali molto più grandi, fatti di tante cellule. Perché interessanti? Perché ora l’Altro comincia a essere visto, udito, annusato, toccato. Ma anche inseguito, afferrato, divorato. E naturalmente temuto, evitato, fuggito. Da quando poi i pesci hanno inventato delle mascelle armate di denti, nulla è stato più come prima. Ora l’Altro lo puoi mangiare o ti può mangiare, e la “corsa agli armamenti” fra prede e predatori ha accelerato l’evoluzione della vita. Di generazione in generazione si affinano sensi e sistemi nervosi, che cominciano a dare vita a veri e propri cervelli. Ma è solo quando il cervello fa un grande balzo in avanti che cominciamo a capire che l’Altro può essere anche un alleato, un compagno di caccia, un amico, un partner. E siamo noi mammiferi che perfezioniamo quest’arte “inventando” le emozioni, l’attaccamento e l’amore. Il calendario di quest’anno è dedicato all’Altro perché anche noi siamo figli di questa lunghissima storia.
E ne portiamo tutti i segni.
Uno show inedito, tra racconti e immagini mozzafiato, un viaggio tra le curiosità e le meraviglie degli Oceani con due accompagnatori d’eccezione come Piero Angela, divulgatore per antonomasia e Alberto Luca Recchi esploratore e fotografo del mare, protagonista delle prime spedizioni nel Mediterraneo alla ricerca di squali, balene e capidogli.
Alberto Luca Recchi è l’unico italiano ad aver realizzato un libro fotografico per il National Geographic e ad aver tenuto uno speech all’Explorers Club di New York.
Un libro di Alberto Luca Recchi